Boschi e torrenti di Taino

di Davide Zarone

I boschi di Taino: il pino silvestre ed il castagno

I boschi si estendono per circa 3.700.000 mq. sul territorio di Taino e rappresentano un patrimonio fondamentale ed insostituibile per la diversità di specie vegetali e animali. I nostri boschi sono conservati ancora in buono stato. Le grandi Querce sono numerose e in buona salute, i muschi tapezzano tronchi marcescenti e ceppi di vecchi alberi, le felci crescono rigogliose nel sottobosco. La specie arborea più diffusa è il Castagno che cresce in massima parte dove la collina inizia a farsi più alta, unendosi ad un’altra specie assai diffusa, il Pino Silvestre, formando boschi di grande fascino e bellezza. Vi è poi la Robinia che si incontra con maggior frequenza nelle zone più basse della collina  il cui legno è un ottimo combustibile. Le sue fioriture primaverili assicurano, attraverso le api, generose produzioni di ottimo miele. La Betulla, non è molto comune, ma esistono esemplari di notevoli dimensioni. Scendendo più a valle, là dove è più ricca la presenza di acque, esemplari sparsi di Ciliegio selvatico si fanno notare per le loro spettacolari fioriture d’inizio primavera, seguite poi da quelle più profumate del Biancospino, del Pallone di neve e del Sambuco, in attesa che Pioppo tremulo, Ontano e Nocciolo completino lo sviluppo delle loro foglie.

 

L’abbondante presenza di acque ha sempre caratterizzato il territorio di Taino. Numerosi torrenti e rogge scorrono tra boschi e prati. Il meglio conservato è il torrente RURE’ che nasce sulle colline adiacenti il campo sportivo. Le sue acque, ancora limpide e pulite, ospitano una fauna di pregio, fauna scomparsa del tutto o quasi dagli altri corsi d’acqua. Tra i pesci la Trota fario, il Vairone e la Sanguinerola. Tra gli anfibi la Salamandra pezzata, dalla carattristica livrea nera chiazzata di giallo-arancio, la Rana rossa comune, la Rana di Lataste e la Rana verde. Predatrice per eccellenza di rane è la Biscia dal collare che frequenta queste acque. Vi è poi un animale ormai diventato raro, è il Gambero di fiume che qui sopravvive. Il torrente Rurè scorre lento ma in modo vivace verso valle, in direzione Sesto Calende, per poi unirsi alle acque del torrente Enza nelle campagne di Lentate ed insieme si gettano nel Lago Maggiore.

Nel territorio di Cheglio, scorre un importante corso d’acqua, il torrente VEPRA che nasce nel Comune di Cadrezzate, scende verso la vallata di Capronno e attraversa prati e boschi della frazione di Taino. Termina il suo corso in località Quassa nei pressi di Ispra. Fino al 1974 era un torrente ricco di vita animale e vegetale, spazzata poi via da un pesante inquinamento industriale e civile che ne hanno avvelenato le acque. Ora la situazione è notevolmente migliorata, i carichi inquinanti sono quasi del tutto stati eliminati e i primi segni di vita ricominciano a farsi vedere. Sarà compito delle Amministrazioni competenti continuare le operazioni di bonifica e successivamente reintrodurre le specie ittiche un tempo presenti. A San Damiano, presso Cheglio, nasce il torrente RIALE che discende verso Angera dove nei pressi dell’ex-fabbrica Bernocchi si unisce al torrente Tombaccia o Tumbascia per sfociare in località Bruschera.

Negli avvallamenti prativi di via Novara sgorga da una risorgiva una piccola roggia detta dei RANZIT, rimasta ancora in buone condizioni di conservazione. Anch’essa prende la via di Angera dirigendosi verso la Bruschera. Nelle sone più alte di Taino, in località ZINESCO, nasce il torrente omonimo che scende per forre scoscese ricche di boschi, dove ancora fioriscono le primule e attraversa i prati in località Prati Bassi per dirigersi verso il Lago Maggiore. Questo torrente, negli ultimi decenni, è stato interessato da un forte inquinamento dovuto a scarichi civili che hanno compromesso gravemente la qualità delle sue acque. Negli ultimi anni, sono stati fatti alcuni interventi di bonifica, canalizzando gli scarichi fognari per essere convogliati al Depuratore Consortile, ma occorrerà del tempo per riportare questi luoghi alle condizioni del passato.

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